- Renantis e BlueFloat Energy accelerano in Puglia: presentato lo Studio di Impatto Ambientale per “Kailia”, il secondo parco eolico offshore nella regione
- La Puglia si conferma strategica per lo sviluppo del settore
14 marzo 2024 – Renantis e BlueFloat Energy accelerano per lo sviluppo dell’eolico offshore galleggiante in Italia. E’ stata avviata infatti la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per “Kailia”, il secondo parco eolico che – insieme a “Odra” – la partnership tra Renantis e BlueFloat Energy intende realizzare al largo delle coste della regione Puglia che conferma così la sua rilevanza strategica per lo sviluppo del settore. Nel caso di “Kailia” il tratto di costa interessato è quello tra Brindisi e San Cataldo.
Dopo oltre un anno di studi e ricerche, la società Kailia Energia ha sottomesso al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e al Ministero della Cultura (MiC), lo Studio di Impatto Ambientale, ossia l’insieme dei documenti che descrivono in dettaglio l’ipotesi progettuale elaborata e che saranno resi disponibili nelle prossime settimane sul portale delle Valutazioni Ambientali del MASE per la consultazione da parte di tutti i soggetti interessati.
Lo studio è stato redatto dalla società di ingegneria e di servizi professionali ambientali WSP, con un team di ricercatori provenienti da Enti di ricerca e Università italiane sotto la supervisione del coordinatore scientifico Prof. Silvestro Greco, biologo marino. In particolare, lo studio ha stimato i possibili impatti ambientali del progetto con un approccio estremamente rigoroso e cautelativo. Ciò non esclude che grazie alle prossime attività di approfondimento ingegneristico nonché verosimilmente alle innovazioni tecnologiche che nel settore dell’eolico offshore sono molto rapide, si potranno ridurre ulteriormente gli impatti.
Il progetto prevede la collocazione di 78 aerogeneratori galleggianti per una capacità installata massima prevista di 1170 MegaWatt e una produzione attesa di circa 3.4 miliardi di KWh/anno, equivalente al consumo di oltre 1 milione di famiglie italiane, evitando l’immissione in atmosfera di più di 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno. L’investimento complessivo per la costruzione e lo sviluppo di “Kailia” è stimato in quasi 4 miliardi di euro.
L’opera – oltre a contribuire alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico nazionale e al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione – avrà effetti positivi anche sulle economie locali sia nella fase di costruzione sia nella fase di esercizio, con grandi opportunità di sviluppo in altri settori correlati. Sul fronte occupazionale si stimano 1.500 posti di lavoro diretti medi per le fasi di produzione, assemblaggio e costruzione del parco, con picchi fino a 4.000 durante i periodi di massima attività e più di 150 posti di lavoro permanenti, stimati per l’intera operatività del parco eolico, ossia trent’anni. La Partnership continuerà a lavorare su ulteriori opportunità di sviluppo economico locale, confrontandosi con i territori, gli stakeholder, gli esponenti delle industrie locali, le aree portuali nonché con le associazioni di pesca.